Cesano di Roma

Cesano, nel Comune di Roma

Cesano, nel Comune di Roma

Cesano, nel Comune di Roma
marzo 24
17:31 2008

Al Km. 11 della Cassia bis, o al 26 della Via Cassia per chi preferisce scegliere quella che porta al centro storico, ci sono le uscite che dopo ancora pochi chilometri permettono di raggiungere Cesano, un borgo e quartiere di Roma, parte del XX Municipio nel cuore dell’Agro Romano.

Con una popolazione che sicuramente supera le 9.000 unità, delle quali poche centinaia abitano al Borgo, Cesano di Roma è dal 1923 parte del Comune di Roma per volontà di un Comitato Pro Cesano, che sotto la guida di Francesco Caraffa abbandonò quella che dalla popolazione locala era ritenuta poco meno che la sudditanza da Campagnano, per confluire nella Capitale, perché dalle sue campagne gli agricoltori avrebbero portato i loro prodotti ai mercati romani favorendo la popolazione romana.

In quegli anni la parte di Cesano oggi conosciuta come lo Scalo, in realtà non esisteva. Infatti, prima un complesso chimico, poi la Scuola di Fanteria ed infine quella di Cavalleria portarono ad uno sviluppo disordinato di un quartiere a ridosso della caserma, che oggi è il nucleo più importante, dal punto di vista lavorativo ed abitativo, di Cesano.

Ma, dal punto di vista artistico, è il Borgo il vero protagonista. Costruito su un banco di tufo, a 240 metri di altezza sul livello del mare, si estende su quattro piani paralleli circondati da vallate e fossi.

Sebbene una volta l’ingresso al paese fosse dalla parte opposta, oggigiorno vi si accede da un restringimento della strada, che alcuni avrebbero individuato come il limite probabile del tracciato delle antiche mura, che porta a Borgo di Sopra, la via più importante del Borgo, chiusa fra due file di case a schiera, allineate lungo l’asse principale, di chiara struttura medievale.

Subito dopo a sinistra s’incontra la Chiesa di San Nicola (s. XI) costruita in blocchi di tufo, appoggiata su un lieve pendio, con gradinata d’accesso in sampietrini. La facciata presenta un ingresso centrale con arco a tutto sesto a blocchi marmorei e concentrici, due finestrelle laterali e una ottagonale sull’asse centrale della costruzione. La Chiesa è dedicata a San Nicola, il patrono di Cesano. All’interno sono visibili importanti resti di affreschi del ‘300 e ‘400, alcuni datati 1490, come risulta dall’iscrizone ivi conservata. Un’altra iscrizione, questa volta in marmo, racconta di una Comunità di Cesano, il che ci porta ai tempi (1686) quando Cesano fece Comune a sé.

Sulla stessa via, di fronte alla chiesa, si trova la Casa Padronale con facciata dov’è ricorrente il motivo del giglio, simbolo di Firenze, che ci riporta ai Medici.

In fondo alla via, sorge la piazza più grande, una delle due del Borgo e delle tre piazze che ci sono attualmente a Cesano, dedicata a quel Francesco Caraffa che fece di Cesano parte del Comune di Roma. In questa piazza ci sono i due monumenti più importanti del paese: il Castello e la Chiesa.

Il Castello sorge, secondo alcuni, su quelli che forse erano i resti di un’antica acropoli etrusca, perché si ritiene che il paese abbia appunto questa origine, il che sarebbe confermato da numerosi reperti trovati in loco ma soprattutto dalla modalità di scavo nel tufo di grotte e cunicoli, di cui il centro storico è pieno, infatti, viene paragonato da tanti ad una groviera.

Il Castello appartiene attualmente alla ex “Opera Pia Don Morotti”, ma non è visitabile regolarmente perché il palazzo è occupato. C’è però la speranza, e forse non lontana probabilità, che ridiventi luogo-guida di riferimento e centro di incontri e scambi culturali.

L’altro importante monumento è la Chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita nel 1650, su un’altra più antica, databile al s. XIV, sicuramente anche questa sovrapposta ad altra ancora più antica, perché si tramanda che nella sua cripta fu rinvenuto il SS. Crocifisso oggi il più venerato a Cesano, databile all’anno Mille. Questa chiesa è la Parrocchia del paese. Tre anni fa sono iniziati i lavori di restauro e consolidamento, ma ancora oggi la chiesa è chiusa perché mancano i fondi necessari per finire i lavori che permetteranno l’apertura di questo importante monumento e centro religioso, nel cui interno si potranno ammirare notevoli tele ad olio, recentemente restaurate, statue, un altare marmoreo del 1750, un fonte battesimale anch’esso del ‘700, alcune importanti iscrizioni, tre acquesantiere di grande pregio, affreschi con il volto di Dio (una curiosità poco comune) e dell’Agnello. È auspicabile una veloce elargizione di fondi da enti pubblici, privati e cittadini residenti e amanti del posto e dell’arte, affinché la raccolta dei fondi diventi presto una realtà conclusa per dar inizio ai necessarii lavori.

All’esterno della chiesa sono murati alcuni reperti archeologici di epoca romana ed in particolare è notevole un cippo marmoreo collocabile tra il 41 e il 68 d.C. che riporta un’iscrizione funeraria che potrebbe essere tradotta in: “Sacro agli Dei Mani di Regilliano, servo di Claudio Cesare Augusto, Iulia Procula fece per il suo convivente”.

Uscendo dal Borgo, un edificio del 1928, ospita attualmente alcune classi della Scuola Elementare e Media Statale “ Michele Periello” (Perriello). L’imponente edificio è circondato da un bel giardino, una parte del quale confina con la vicina caserma del Carabinieri.

A 5 Km. di distanza da qui si trova la Stazione Ferroviaria che da il nome alla strada che congiunge il centro storico di Cesano con Osteria Nuova circondando buona parte delle mura che racchiudono le antenne della Radio Vaticana, zona extraterritoriale.

Prima di arrivare alla stazione, a poco più di metà strada, di fornte alla Scuola di Fanteria, sorge un polo religioso con la chiesa di San Sebastiano, l’oratorio, le abitazioni dei religiosi ed il centro congressi con diverse sale.

Oltre a negozi di alimentari, a bar e ristoranti, ferramenta ed altri negozi specializzati, a Cesano c’è un distaccamento della ASL ed anche dei Servizi Anagrafici, ci sono inoltre due uffici postali, due banche (una aperta da pochissimo e se ne sentiva il bisogno), tre edicole, una libreria. P, tre edicole, una libreria. Poabitare in un posto come Cesano.za, se non altro mentre dorme, durante il tempo libero e di solirobabilmente poco per una popolazione così estesa, che purtroppo non usufruisce molto dei servizi e dell’economia locale, perché la stressante vita del nostro secolo ha portato i lavoratori a vivere sempre più lontano dal posto di lavoro, sebbene chi vive a Cesano da molto o da pochissimo, apprezza, se non altro mentre dorme, durante il tempo libero e di solito durante il week-end, il clima, l’aria pulita, la tranquillità di abitare in un posto come Cesano.

 

Bibliografia e fonti:

·        Giuseppe Tomassetti – La Campagna romana, Vol. III – Ed. 1976

·        Luisa Gorlani – Il Borgo Storico di Cesano alle Porte di Roma – Ed. 2001 (in vendita presso la Libreria Lo Medico di Via Verdirosi, Cesano)

·        Luisa Gorlani – Il Borgo Storico di Cesano alle Porte di Roma (Documentario in DVD) – Ed. 2007 (in vendita presso la Fotottica Cardei di Via Verdirosi, Cesano)

© Controvoce e Alberto Molinas 2008

red. 24.03.2008

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