Cesano di Roma

Ma tu, la conosci?

Ma tu, la conosci?

Ma tu, la conosci?
settembre 27
20:34 2017

L’endometriosi, questa sconosciuta…

Oltre un anno fa, non sapevamo cosa fosse. Oltre un anno fa, abbiamo voluto approfondire perché non ci quadrava una certa promozione per un evento… Oggi invece abbiamo capito quell’urlo esasperato di chi lotta con tutte le proprie forze per farsi ascoltare. Oggi abbiamo raccolto quell’urlo e vi proponiamo, nostre care donne, soprattutto, rivolto a voi, giovani donne, in età fertile, che diventerete tra poco la speranza dell’Italia che cresce, la diffusione delle informazioni, per capire, per agire, per chiedere, per resistere, per risolvere.

Se ne parlerà, a lungo, il 21 Ottobre prossimo alle ore 18.30 presso l’auditorio della chiesa di San Sebastiano Martire a Scalo. Ingresso libero. Massima diffusione. Organizza Tiziana Oliviero.

Tiziana Oliviero, una nostra concittadina di Cesano è talmente attiva in questo campo da aver fondato in Facebook il gruppo “Conoscere L’Endometriosi“, in crescita, con ben 3.813 membri [ndr: al 27.09.2017], ci scrive: “ll 21 Ottobre si terrà nella nostra zona il primo concerto dedicato all’endometriosi, una patologia seria, diffusa ma ancora troppo sottovalutata. Il progetto nasce dall’unione di tre donne: una donna affetta, una musicista e la consigliera municipale e amica Agnese Rollo, che ci ha permesso tutto questo, e segue le problematiche di questa patologia da diversi anni. Un progetto tutto al femminile, creato dalla sensibilità e dal bisogno di far conoscere una patologia che colpisce oltre 3 milioni di donne solo in Italia, maggiormente in età fertile eppure le diagnosi sono ancora tardive, visto che si stimano circa 7/8 anni affinché una donna possa scoprire l’origine dei suoi malesseri.“.

E prosegue spiegandoci che “l’endometriosi è una malattia complessa per lo più dolorosa, causata dallo sfaldamento del tessuto che riveste l’utero: l’endometrio. Può portare dolore intenso e acuto nella fase mestruale fino a diventare cronico, alterando la vita sociale e quotidiana di ogni donna affetta. Oppure essere asintomatica, ma non per questo meno importante.“, una situazione che spesso ci può essere sfuggita, interpretandola in altro modo.

Ma continua facendo presente che per la cura, ahimè, ci sarà da attendere ancora, perché “purtroppo non esiste una cura ma solo alcune terapie ormonali specifiche e nei casi dove non si può arginare il problema, si è sottoposte ad uno o più interventi localizzati negli organi riproduttivi (utero, ovaie, tube) o al di fuori di queste sedi (intestino, ureteri, vescica ecc.), con le complicazioni del caso.“.

Perciò sottolinea che “questa patologia deve essere diagnosticata solo nei centri specializzati e non da comuni ginecologi, affinché venga seguita al meglio.
Inoltre malgrado ne soffrano numerose donne da tanti anni, solo da pochi mesi l’endometriosi è stata inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), ma ancora molte regioni non hanno dato la loro disponibilità per le esenzioni che coprono solo alcune prestazioni.“.

La conclusione, prima del concerto è che “abbiamo a cuore il nostro progetto pensato per offrire un piacevole evento dove si alterneranno testimonianze e interventi di alcune donne che ne soffrono e avremo così la possibilità di informare e fare consapevolezza sul nostro territorio.“.

Grazie, Tiziana! Grazie Agnese! Grazie a tutte voi donne che ci tenete!

Ma tu, la conosci?

red. 27.09.2017

 

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