Cesano di Roma

Il sottobosco di Cesano: Alma Roja

Il sottobosco di Cesano: Alma Roja

Il sottobosco di Cesano: Alma Roja
marzo 20
16:28 2011

Erano i primi giorni del 2007 quando la Professoressa Gorlani scoprì che a Cesano ci sono un bel po’ di persone, che spesso solo gli amici conoscono, che fanno cose molto interessanti per la cultura: o perché la creano, o perché la seguono.

Il sottobosco di Cesano fu la sua definizione di questo insieme di artisti.

Di quel sottobosco fanno parte scultori, ceramisti, esperti in discipline orientali, cantanti, musicisti, pittori, attori, professori di lingue, critici d’arte ecc.

Vorremmo presentarveli tutti a poco a poco.

Oggi vi presentiamo: Alma Roja, una cesanese che ha la passione per il cinema al quale si sta avvicinando anche da un punto  di vista professionale e scrive recensioni di tanti film. Abbiamo qui la nostra brava critica di cinematografia.

Eccone un esempio dei suoi lavori, l’ultima recensione che ha fatto; ma prossimamente ne troverete una rubrica tutta per Alma Roja in questo portale.

ANGEL HEART

Harry Angel è un investigatore privato, vittima di numerosi flash dove rivede le medesime scene; vittima di un richiamo lontano, confuso, indistinto.
Viene chiamato da un avvocato di Brooklin, il signor Louis Cypher, che gli commissiona la ricerca di un certo Johnny Favorite. La pista lo porta in Louisiana e qui entra in contatto con le misteriose tradizioni del Vodoo. Conosce le persone che hanno ruotato nella vita di Johnny e si trova impigliato in strani omicidi. La verità lo assalirà come una belva feroce.
 
Del 1987 diretto da Alan Parker, con Mickey Rourke nel protagonista e Robert De Niro nell’avvocato. La trama è un palese tentativo di essere complicata e interessante…in realtà si capisce tutto dopo poche scene iniziali. L’avvocato ha unghie lunghe, capelli ben curati e abito impeccabile, un aspetto che stona con la città circostante e che getta subito forti dubbi sulla veridicità del suo ruolo nella faccenda.
Angel è un personaggio confuso, scomodo negli abiti perennemente sudici e larghi, disordinato con se stesso e incoerente con i suoi ragionamenti. Segue, nonostante ciò, una logica lineare e precisa, che lo fa arrivare al nocciolo della questione, anche in poco tempo. I dati gli si affollano nella testa, ma con sorprendente facilità riesce a scansare quelli inutili dagli utili. Affoga nel sangue, poi si alza, si da una vaga ripulita e si rimette in marcia, inesorabile. A far compagnia alle avventure/disavventure di Angel è la costante presenza di un ventilatore poco funzionante, che col suo cigolare mostra quasi l’attrito della fatica, dei suoi ragionamenti nella vicenda; un ‘ci sei quasi’ che però si arresta, a pochi attimi dallo scoprire la verità. Angel si aggrappa con tutte le sue forze alle conoscenze che ha di se e del mondo, ed esse presto si mostrano fragili, inconsistenti, forse come tutta la storia, nella quale è ormai coinvolto.
Fico il nome dell’avvocato: Louis Cypher = Lucifero, che ricorda molto gli espedienti narrativi inglesi.
Non è malaccio, ti tiene attaccato e affascina per le musiche, molto calde ed evocative.

 

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