Cesano di Roma

X. L’ Università Agraria di Cesano: uso civico e ruralità

X. L’ Università Agraria di Cesano: uso civico e ruralità

X. L’ Università Agraria di Cesano: uso civico e ruralità
settembre 12
01:43 2014

Anche a Cesano, così come in altri comuni e località del Lazio, è possibile seguire le tracce di singolari e vetuste forme di proprietà collettiva, residuo dell’agercompascuus e dei communia di epoca romana.

Si tratta della evoluzione moderna delle Universitates hominum, ovvero di quegli aggruppamenti di fatto che, a seguito dell’azione dissolvente del Feudalesimo, cominciarono ad esercitare di comune accordo le facoltà di pascolare, tagliare legna, raccogliere erba, etc., nelle terre non appannaggio di proprietà private.

Da questo uso civico derivarono le moderne Università Agrarie, enti pubblici regolamentati dalla legge 1766/1927 e destinati appunto all’amministrazione di beni di uso civico. Tali Enti si sono forniti di regolamenti riguardanti le modalità d’uso dei beni, il metodo di acquisizione dei mezzi per la gestione in comune degli stessi, le norme per l’elezione delle cariche sociali e per il funzionamento degli organi, i requisiti del diritto di utenza.

Lo schema abituale di Statuto prevede una base elettorale costituita da tutti gli utenti (l’Assemblea) ed un organo esecutivo (il Consiglio di amministrazione ed il Presidente).

L’Università Agraria di Cesano rappresenta, inoltre, un ambito a forte valenza sociale ed economica per la popolazione residente che ha sempre fruito delle risorse naturali ivi esistenti per le proprie esigenze economiche e sociali.

L’Università Agraria è l’espressione della storia della comunità di Cesano ed in particolare della storia agricola del territorio e della civiltà contadina.

Fondata nel 1904 con l’acquisto di gran parte dei fondi che furono della famiglia Chigi, l’Agraria di Cesano gestisce oggi 70 ettari di terreno a ridosso del centro storico, assieme ad un frantoio oleario, una palazzina al borgo sede dell’Ente, un locale denominato “il Granaio”, l’impianto sportivo di calcio in via della Stazione di Cesano ed il grande Casale di via della Fontana Secca.

Al di là di quelle più peculiarmente statutarie, le attività dell’Università vanno oggi dalla produzione dell’olio d’oliva, ai corsi di formazione per la potatura e l’innesto, fino ai cicli di lezioni per il rilascio del patentino per la raccolta dei funghi: attività che si inseriscono tutte nel più ampio disegno di riavvicinare la cittadinanza alla ruralità al fine di non lasciar andare perduto il grande sapere della cultura contadina.

Le Università Agrarie sono un bene culturale non solo ai sensi dell’articolo 146 del T.U. n 490/99, ma soprattutto ai sensi dell’articolo 4 dello stesso “in quanto testimonianza avente valore di civiltà”.


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