Cesano di Roma

IX. Terra di Cesano: la struttura urbanistica

IX. Terra di Cesano: la struttura urbanistica

IX. Terra di Cesano: la struttura urbanistica
settembre 12
01:45 2014

Il nucleo urbanistico di Cesano Borgo si sviluppa sul crinale di un preesistente costone roccioso di tufo, proveniente in parte dall’areale vulcanico di Bracciano-Martignano. E’ interessante notare che esiste una formazione rocciosa definita proprio “Tufo di Cesano”, costituita da piroclastiti di colore variabile dal grigio al marrone. E proprio su uno di questi speroni tufacei, inciso alla base da due fossi che unendosi confluiscono nel fosso di Cesano, è sorto il primo nucleo abitativo.
La sua collocazione in posizione terminale del costone su cui è costruito, circondato su tre lati da vallate a da fitta vegetazione, in posizione dominante (circa 230 m slm) sull’ager Veientanus, fa comprendere come si tratti di un vero e proprio nucleo fortificato, come testimoniato anche dalla “rappresentazione acquerellata” del Catasto Alessandrino (1662), in cui si nota la presenza di campanili, casetorri, case fortificate e archi murari, presumibilmente riconducibili a porte medievali.
Dalla mappa della Comarca 48 del Catasto Gregoriano (1848) che rappresenta il Borgo, è ben leggibile il suo schema urbanistico a sviluppo lineare. L’insediamento di promontorio, sorto lungo il tracciato di un percorso corrispondente all’attuale Via
Borgo di Sopra, presenta le emergenze architettoniche principali posizionate alle estremità dell’asse longitudinale: su quella più alta sono situati la chiesa di San Giovanni Battista e il “Castello”, su quella opposta la Chiesa di S. Nicola e la “Casa padronale” Chigi.
Ma immaginiamo come poteva essere il nostro borgo sino al secolo scorso: l’accesso prevalente da Roma avveniva dalla valle a sud, attraverso la cosiddetta “via Romana”, attuali via Fontana Morta e via Fontana Secca, mentre sul versante nord si poteva raggiungere la Cassia e Campagnano attraverso la “Strada per Campagnano”, che corrisponde all’attuale via Cesanense. Un’altra importante strada di collegamento tra il Borgo e la Cassia era via della Merluzza che proseguiva fino ad arrivare al vicino territorio di Formello.
Il più importante “spazio urbano” di Borgo è sempre stato l’attuale Piazza Francesco Caraffa, in passato denominata “Piazza del Forno”, luogo di socializzazione e di vita comunitaria. Mentre nella parte situata sul versante che affaccia verso sud è via Borgo di Sotto (probabilmente in passato esterna al nucleo fortificato) a fare da cerniera e collegamento tra il nucleo principale con la zona sottostante dove sono situati il fontanile-lavatoio e la strada per Anguillara.

Solo nel 1930 fu realizzata via della Stazione di Cesano, strada di collegamento tra il centro storico e la ferrovia.
Significativi e funzionali sono i varchi laterali e le numerose rampe o scalette, alcune delle quali purtroppo ora sparite o modificate: collegamenti trasversali e funzionali, oggi percepiti come romantici e suggestivi angoli del Borgo che in realtà furono realizzati come collegamento di accesso alle abitazioni tra le parti alte e basse; un esempio rimane il collegamento di via Borgo di Sopra con la rampa sino a Piazza Padella e, attraverso via Cortiliano, sino all’arco murario verso via Borgo di Sotto.
Il tessuto edilizio è costituito da case a schiera, ciascuna con il proprio ingresso dalla strada, con al di sotto la parte rurale (cantina, stalla o deposito di grano).

Questa tipologia edilizia, salvo pochi casi, è rimasta invariata a tutt’oggi e rappresenta una caratteristica ed una ricchezza del paese che, con il Borgo di Isola Farnese, rappresenta uno dei due “Nuclei Storici Isolati” del XV Municipio di Roma situati fuori dal G.R.A.
Il recente sviluppo urbanistico di Cesano verso la Stazione Ferroviaria si è formato in una prima fase attraverso la nascita di edilizia spontanea e successivamente con la pianificazione del “Piano di Zona B/20”.

Questi ultimi sviluppi e l’istituzione del Parco Regionale dei Due Laghi (Bracciano-Martignano), sono stati fattori positivi che hanno fatto preservare ilnucleo antico di Cesano, facendogli mantenere una posizione isolata e distante dalla “città contemporanea”.

 

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