Cesano di Roma

Comune di Anguillara: l’acqua distribuita dagli acquedotti comunali è potabile!

Comune di Anguillara: l’acqua distribuita dagli acquedotti comunali è potabile!

Comune di Anguillara: l’acqua distribuita dagli acquedotti comunali è potabile!
agosto 22
14:33 2014

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Comune di Anguillara.

Gentile redazione,

l’Amministrazione Comunale di Anguillara generalmente omette di rispondere a comunicati farneticanti di questo o quell’esperto di turno che, in nome di un sedicente diritto a parlare per conto dei cittadini, salgono in cattedra per sciorinare appunti tratti da WikiPedia o pezzi di studi pubblicati online al fine di far sembrare quanto affermato maggiormente d’effetto. Un lettore attento sa riconoscere e cestinare questo genere d’informazione (disinformazione), il solo obiettivo di questi comunicati è lo screditare qualcosa o qualcuno per trarne, conseguentemente, un ipotetico vantaggio.

Premesso ciò, che rappresenta l’unanime visione di tutta la maggioranza, non possiamo tacere quando l’argomento è l’acqua e conseguentemente la salute dei cittadini (ma soprattutto il loro stile di vita). Usare tale delicato argomento in questo modo strumentale, dopo tutti gli sforzi che l’intera collettività ha posto in essere per far si che anche ad Anguillara avessimo acqua potabile dal rubinetto dopo 10 anni di bugie, è davvero la cosa più “bassa” che si potesse leggere.

Precisiamo dapprima che si parla di microgrammi/litro e non mg/litro che è 1000 volte superiore …. giusto per chiarire a chi fa il “professore” il distinguo tra l’una e l’altra unità di misura.

Smentiamo poi categoricamente l’affermazione di cui al citato comunicato che recita: “Ovvio che il problema arsenico ancora non è stato definitivamente risolto e ovvio che la soluzione dei dearsenificatori non è stata risolutiva (inutile dire: come ci aspettavamo)”. Il problema Arsenico (e Fluoruri) è DEFINITIVAMENTE RISOLTO ad Anguillara! Su questo invitiamo chi fosse interessato ad avere chiarimenti e spiegazioni a prendere contatti con la Segreteria del Comune o uno degli amministratori comunali usando uno dei tanti canali informativi resi disponibili sul sito del Comune di Anguillara. Per i più curiosi informiamo che è anche possibile fare visita agli impianti per conoscere da vicino il loro funzionamento.

Continuiamo informando l’autore del comunicato a firma “Comitato Anguillara in Movimento” che l’affermazione “Forse impossibile togliere la spesa potabilità dalla bolletta dell’acqua?” non trova fondamento per due ordini di motivi. Primo perché non c’è stato alcun aumento della tariffa idrica (se poi si vorrà approfondire si potrà facilmente verificare che la tariffa idrica al metro cubo del nostro Comune è la stessa degli ultimi 5 anni e la più bassa di tutti i Comuni del lago – ed anche oltre), quindi NESSUN costo è stato caricato in tariffa. Secondo perché, a seguito di una Deliberazione dell’AEEG, NESSUN aumento o modifica tariffaria è possibile per quei Comuni che non hanno ceduto il servizio idrico al gestore unico (Acea Ato2 Spa nel nostro caso). Quindi, di cosa si parla?

Quanto accaduto recentemente agli impianti rientra tra i casi di “blocco temporaneo dovuto ad un problema meramente manutentivo risolto in breve termine”, le analisi di controllo operate dalla ASL servono – appunto – a verificare e garantire che gli impianti funzionino. Aggiungiamo, per completezza d’informazione, che ogni passo operato dal Comune in questo contesto è stato fatto dando informazione scritta alla ASL (tali comunicazioni sono agli atti). Va inoltre chiarito che l’Ordinanza di non potabilità per una problematica risolvibile in brevissimo tempo – come del resto è stato – riguardante problemi di carattere “minerale” e, pertanto, non di emergenza immediata, avrebbe comportato alla cittadinanza problematiche superiori anche di carattere sanitario (rifornimento con autobotti). Di tutto ciò, ribadiamo, è stata informata la ASL competente.

Una cosa è omettere di pronunciare Ordinanze senza avere la risoluzione a breve del problema (come accaduto in passato ove ad es. si è omesso di emettere Ordinanze di non potabilità delle acque distribuite dall’acquedotto del Montano nonostante il sollecito e l’invito ad adempiere alla distribuzione di acqua potabile alla cittadinanza per mezzo di autobotti, vedi proposta di ordinanza sindacale della ASL del febbraio 2011 assunta al protocollo del Comune con numero 6978 del 2 febbraio 2011 ed emessa in virtù delle analisi delle acque distribuite da suddetto acquedotto che arrivarono a toccare punte di 56 microgrammi/litro) altra cosa è non emettere Ordinanza quando si ha già la contezza che il problema sia praticamente risolto.

Non da ultimo occorre considerare, per una maggiore conoscenza della problematica, che l’assunzione di minerali quali l’arsenico è dannosa alla salute solo se protratta per un lungo periodo (così come anche riportato nel comunicato di Anguillara in movimento che qui riportiamo: “Sono queste alcune delle conseguenze derivate da un’esposizione prolungata nel tempo all’arsenico contenuto nell’acqua potabile e nel cibo, come ha rilevato l’Organizzazione mondiale della sanità”). La comunità scientifica è ormai concorde nel ritenere che tale assunzione va valutata in un arco temporale medio. Ad esempio, se nell’arco di un mese la concentrazione di arsenico è sempre pari a 10 microgrammi/litro alla fine del mese il nostro organismo avrà assunto 300 microgrammi/litro ed essendo “10 microgrammi/litro” il limite definito dalla normativa vigente, non sarà stata necessaria l’emissione di alcuna Ordinanza di non potabilità. Se, invece, per 28 giorni la concentrazione di arsenico nell’acqua fosse pari a 2 microgrammi/litro e per i restanti 2 giorni fosse pari a 15 microgrammi/litro, alla fine del mese il nostro organismo avrà assunto la quantità notevolmente inferiore di 86 microgrammi/litro ma, paradossalmente, si sarebbe dovuto emettere Ordinanza di non potabilità. Ciò per chiarire che la dannosità dell’arsenico o del fluoro va valutata su concentrazioni medie di un certo periodo. Per calare questo assunto nel caso specifico di Ponton dell’Elce possiamo facilmente osservare che nel periodo minimo medio di 90 giorni la concentrazione complessiva assunta è stata notevolmente inferiore ai limiti di legge.

Semmai vi fosse stato un reale rischio per la salute dei cittadini questi sarebbero stati immediatamente informati come la prassi prescrive. La salute dei cittadini non è mai stata a rischio perché, appunto, “La salute del cittadino non è campagna elettorale”.

L’Amministrazione Comunale di Anguillara Sabazia

 

Sull'autore

Staff

Staff

Related Articles

0 commenti

Nessun commento ancora!

There are no comments at the moment, do you want to add one?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Cerca