Cesano di Roma

Fortior ex adversis resurgo

Fortior ex adversis resurgo

Fortior ex adversis resurgo
maggio 22
21:08 2025

Sono 80 gli anni trascorsi dalla presenza della “caserma” qui da noi, una città militare che per un lungo periodo è stato il nucleo più abitato di Cesano di Roma, quando il servizio militare era obbligatorio, creando ricchezza, tanta ricchezza, e lo sviluppo di un nucleo urbano spontaneo con negozi di ogni tipo.

Nel 1945 si delinea pertanto ciò che dal 1946 diventa ufficialmente l’attuale “Scuola di Fanteria”, una trasformazione di quello che è stato prima lo stabilimento del Servizio Chimico Militare, le “Industrie Chimiche Nazionali Riunite” dove si producevano diversi gas ad uso militare e cloro liquido, e poi il campo sfollati degli occupanti tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e quello successivo dei rifugiati stabilito dagli alleati, controllato dai militari britannici nel 1944/45.

Oggi, 22 maggio 2025, siamo stati invitati alla presentazione del primo atto preparatorio dell’anniversario del 2026 nella sala convegni del circolo ufficiali dove ci è stato introdotto l’evento da parte del Comandante gen. Eugenio Dessì con il suo vice col. Prencipe, e ci è stato consegnato un depliant – il cui testo che riproduciamo di seguito – sulla “la Scuola di Fanteria: ieri e oggi”, proseguendo in altra sala con l’esposizione in pannelli di una molto interessante mostra illustrativa, seguito da un brindisi con i presenti nella sala bar.

All’atto hanno partecipato diversi ufficiali e sottufficiali dell’Esercito Italiano oltre al Presidente della sezione di Cesano di Roma dell’Associazione del Fante gen. Giacinto Mannavola e del gen. Renato Capuano, al creatore della Fototeca di Cesano Armando Guarracino, all’Assessora al Sociale e Salute del Municipio Roma XV Agnese Rollo, figlia del fante in pensione Vittorio Rollo, a dei rappresentanti della ASL Roma 1 e della cittadinanza residente.

Il testo:

Nel 2026 la Scuola di Fanteria celebrerà i suoi 80 anni di storia a Cesano di Roma. In previsione di tale importante ricorrenza, è emerso il naturale desiderio di dare lustro all’Istituto raccontandone le origini e il lungo percorso che, iniziato nel secondo dopoguerra, è coinciso con la rinascita del nostro Esercito di cui la Scuola è stata una protagonista di primo piano, avendone formato tutte le generazioni di Ufficiali, Sottufficiali, militari di truppa e Volontari, sia in servizio permanente sia di leva, senza soluzione di continuità.
Una sfida entusiasmante, recepita con passione e grande motivazione perché Il quotidiano celebrare i fasti dei Reparti che hanno scritto pagine di valore sui campi di battaglia in Italia e all’estero vuole dire anche riconoscere il giusto merito agli Enti preposti alla formazione di tutti coloro che con il sacrificio, anche estremo, hanno illuminato il passato e presente dell’Esercito. La Scuola di Fanteria, nella sua secolare storia, si è sempre adoperata, con le migliori energie umane, intellettuali e materiali, per preparare i Quadri ad ogni livello e i giovani militari ad affrontare la complessità dei conflitti passati cosi come dei moderni scenari operativi.
È stata un’avvincente attività di raccolta e sintesi di documenti, fotografie, cimeli e testimonianze che hanno consentito di ricostruire, soprattutto visivamente, i momenti salienti della vita della Scuola che si delinea parallelamente a quella del Paese con inizi difficili ed affannosi ma contrassegnati da uno straordinario entusiasmo e ferrea determinazione nel ricostruire un organismo in grado di adempiere alla missione assegnata. Proseguendo nel percorso, sono emersi ulteriori spunti e opportunità di espandere la portata della commemorazione, da un lato approfondendo l’origine del comprensorio militare e del suo rapporto con il territorio che lo ospita, dall’altro rendere il giusto merito alle splendide figure di ben 17 tra Ufficiali, Sottufficiali e Fanti decorati al Valor Militare a cui sono dedicati il comprensorio stesso e alcuni tra i principali edifici della Scuola.
Questo percorso è stato contraddistinto dal desiderio di condividere non solo i fatti storici e i momenti che hanno caratterizzato questi ottanta anni, ma soprattutto le emozioni e le riflessioni umane e professionali che hanno suscitato giorno dopo giorno, prime tra tutte le motivazioni delle ricompense al Valor Militare e gli scritti dei primi Comandanti dal 1946, da cui emerge un accorato ma composto quadro delle enormi difficoltà in cui versava la Scuola ed il suo personale, chiamati ad affrontare straordinari sacrifici e avversità dovendo dare risposte fondamentali in un momento di prostrazione del Paese che si rimboccava le maniche per ricostruire la società e le basi per la futura prosperità di cui noi oggi possiamo godere.
In conclusione, grazie a tutti coloro che hanno contribuito in ogni modo a realizzare questo evento, aiutandoci a definire alcuni particolari momenti o arricchire il patrimonio di immagini. Lo consideriamo il punto di partenza per rendere ancora più tangibile il patrimonio di tradizioni della Scuola e dei valori umani e professionali che rappresenta.

Foto del depliant

da sx. Prencipe, Guarracino, Dessì, Mannavola, Capuano, Cavacini

Rollo V., Rollo A., Capuano, Molinas

Dessì offre un brindisi

“Risorgo più forte dalle avversità” (Fortior ex adversis resurgo) è il motto adottato dalla Scuola di Fanteria.

red. 22.05.2025 23.00h

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